La scelta del tagliasiepi va fatta in base alle esigenze di lavoro e al tipo di giardino su cui bisogna intervenire. In commercio esistono tre diverse tipologie di tagliasiepi: a scoppio, elettrici e a batteria.
I tagliasiepi a scoppio sono quelli più adatti per un uso professionale perché piu potenti ed efficienti, mentre quelli elettrici o a batteria sono più indicato per un uso di tipo hobbistico e per la cura di piccoli giardini.
Il tagliasiepi a scoppio è quello consigliato in caso di giardini di grandi dimensioni, con siepi spesse e ricche di vegetazione. Si tratta di un attrezzo molto pesante, quindi non adatto a tutte le corporature, ma, garantisce risultati professionali. È alimentato a miscela, un mix di olio e benzina, che va inserita nell’apposito serbatoio. Quello elettrico è più leggero e maneggevole, ma, va scelto solo in caso di giardini piccoli o di medie dimensioni, con siepi non troppo folte e rami poco spessi. Per funzionare, questo tipo di apparecchio necessita di essere collegato ad una presa elettrica, quindi, ha un raggio d’azione limitato a meno che non ci si munisca di una prolunga.
I dispositivi a batteria, infine, sono leggeri, maneggevoli e senza filo, ma, hanno un utilizzo limitato nel tempo a causa della durata della batteria. Sono indicati per giardini medio/piccoli, caratterizzati da piante non troppo folte e da rami sottili. Non sono adatti per lunghi lavori di giardinaggio, a meno che non si acquisti una doppia batteria. La scelta del modello giusto, quindi, andrà fatta tenendo conto di tutti questi elementi nel loro insieme.
Quando si acquista un tagliasiepi bisogna valutare alcuni criteri fondamentali come:
- la lunghezza della lama (lunghezza di taglio)
- lo spessore massimo dei rami che possono essere tagliati (spessore di taglio)
- la potenza
- la maneggevolezza (peso, ergonomia e silenziosità)
- le dotazioni di sicurezza presenti
Solo valutando nell’insieme tutti questi criteri si può stabilire se acquistare o meno un determinato modello di tagliasiepi.
Con il termine “spessore di taglio” si intende la distanza tra i denti della lama del tagliasiepi. Lo spessore di taglio è fondamentale per stabilire il diametro massimo dei rami che possono essere tagliati con un determinato apparecchio.
Per stabilire il giusto spessore di taglio occorre valutare lo spessore dei rami che dovranno essere potati. Maggiori sono le dimensioni dei rami su cui si può intervenire e maggiore dovrá essere la potenza del tosasiepi.
I dispositivi con uno spessore di taglio minore sono indicati per la potatura di siepi giovani con rami non troppo spessi, mentre per le siepi più vecchie, o comunque costituite da essenze caratterizzate da ramificazioni più spesse, la distanza tra i denti della lama dovrà essere più ampia.
È possibile scegliere tra tre diversi spessori di taglio in base al diametro dei rami:
- Per rami fino a 16 millimetri di diametro
- Per rami fino a 24 millimetri di diametro
- Per rami fino a 25 millimetri di diametro
La prima tipologia è indicata per siepi giovani ed essenze come ligustro, crespino, sinforina, ecc. La seconda tipologia può intervenire anche su siepi adulte e su tipologie di pianta con rami più spessi come caprifoglio, crespino porpora e maonia. L’ultima tipologia, infine, è ideale per siepi grandi e robuste come lauroceraso, cipresso, tasso, faggio rosso, acero campestre ecc.
Se si è indecisi su quale spessore di taglio scegliere, il consiglio è quello di optare per il tagliasiepi con lo spessore di taglio maggiore in modo da poter intervenire senza problemi anche su rami e legni più spessi e duri.
La lunghezza della lama non è modificabile, quindi va decisa al momento dell’acquisto dell’apparecchio. Scegliere e lavorare con la lama della giusta lunghezza è molto importante poiché determina la buona riuscita finale del lavoro. Le lame del tagliasiepi possono variare da un minimo di 40 centimetri ad un massimo di 75.
Per stabilire di quale lunghezza di taglio bisogna considerare la lunghezza delle siepi: più saranno alte, maggiore dovrà essere la lunghezza della lama. Per siepi basse o medie basta una lama di 40/50 centimetri. Per siepi molto alte servirà una lama di 75 centimetri, o, addirittura un tagliasiepi con asta telescopica che consente di raggiungere e potare siepi alte fino a 4 metri.
Le lame corte, infine, consentono di svolgere lavori di precisione, mentre le lame più lunghe sono più adatte per lavori di sfrondamento.
La miscela è una soluzione a base di benzina e olio per motori utilizzata per alimentare i motori a scoppio dei tagliasiepi. Il rapporto tra olio motore e benzina è solitamente di 1 a 25 (1 parte di olio e 25 parti di benzina), il che significa che, per 5 litri di benzina – ad esempio – si dovranno aggiungere circa 0,05 litri di olio.
Questo rapporto, però, è assolutamente indicativo, poiché molto dipenderà dal tipo di benzina e di olio utilizzati, quindi, si consiglia sempre di seguire le istruzioni riportate sulle etichette dei prodotti.
Per preservare il motore del vostro apparecchio il consiglio è di utilizzare solo oli per motori specifici per macchine da giardino di buona qualità. Oli di scarsa qualità possono causare danni al motore, alle linee di collegamento e al serbatoio.
I tagliasiepi sono studiati per tranciare di netto rami e arbusti, quando ciò non accade e il taglio, anziché risultare uniforme, appare irregolare e frastagliato può essere un problema. Le cause di questo inconveniente possono essere essenzialmente due: lame smussate o allentate.
Quando si verificano casi di tagli irregolari, la causa è quasi sempre da individuarsi in un cattivo funzionamento e/o posizionamento delle lame all’interno dell’ impianto di taglio.
Nel primo caso le lame, avendo perso l’affilatura, hanno difficoltà a tagliare di netto il legno, creando così il caratteristico effetto frastagliato. Basta affilarle nuovamente per risolvere il problema. Nel secondo caso, invece, il problema potrebbe essere dato dall’allentamento dei dadi con cui sono fissate le lame. Se i dadi non sono ben stretti, le lame tendono a traballare durante le operazioni di potatura e il taglio risulta irregolare. Per risolvere il problema non bisogna fare altro che stringere i dadi che si sono allentati. La regolarità e l’uniformità del taglio non è solo un fattore estetico, ma, è fondamentale per la sopravvivenza stessa della siepe. I tagli irregolari sono ferite inflitte alla pianta che così diventa vulnerabile e più esposta a infezioni e malattie. Il consiglio è di individuare subito la causa del malfunzionamento del tagliasiepi e intervenire immediatamente per porvi rimedio, per preservare la salute delle piante, ma, anche la funzionalità del vostro apparecchio.
Le lame del tagliasiepi vanno pulite e disinfettate dopo ogni utilizzo. Questa operazione è fondamentale, non solo per preservare la funzionalità delle lame, ma soprattutto per evitare di propagare malattie e infezioni tra le piante. La prima operazione da fare per la pulizia dell’apparato di taglio consiste nel rimuovere eventuali residui di foglie e rami rimasti incastrati nelle lame. Per farlo si può utilizzare un compressore, una bomboletta ad aria compressa o in alternativa un pennello a setole morbide.
Le lame sporche e non disinfettate possono trasmettere malattie e infezioni alle piante sane causandone la morte.
Una volta eliminati tutti i residui del taglio dall’apparato, bisogna disinfettare le lame con acqua ossigenata, alcool o con un prodotto disinfettante specifico per eliminare eventuali batteri portatori di infezioni e patologie capaci di compromettere la salute delle piante.
Il consiglio è di effettuare sempre le operazioni di pulizia delle lame prima di inserire la protezione e riporre il tagliasiepi.
La corretta manutenzione dell’apparato di taglio di un tagliasiepi prevede anche la lubrificazione periodica delle lame. La lubrificazione è un’operazione fondamentale, poiché, consente alle lame di scorrere in maniera fluida l’una sull’altra, facilitando le operazioni di taglio. Una corretta lubrificazione consente di mantenere umide le lame durante i periodi di non utilizzo dell’apparecchio.
Per lubrificare le lame basta applicare il prodotto (solitamente i lubrificanti sono venduti in confezione spray) sull’apparato di taglio e spalmarlo con un panno, facendo attenzione a non tagliarsi.
Le operazioni di pulizia e oleatura delle lame andrebbero fatte dopo ogni utilizzo e prima di riporre il tagliasiepi nello stanzino degli attrezzi.
In generale, per lubrificare le lame può essere utilizzato qualsiasi lubrificante per utensili. In alcuni casi le case costruttrici consigliano dei prodotti specifici, quindi prima di procedere all’acquisto del lubrificante, potrebbe essere utile consultare il libretto di istruzioni.
Si consiglia di lubrificare le lame del tagliasiepi anche prima dell’utilizzo per evitare che rimangano attaccati residui di resine e linfa, poi difficili da eliminare in fase di pulizia.
I tagliasiepi possono essere di due tipi: a lama singola o doppia. Nel primo caso la spada sarà costituita da un’unica lama dentata da entrambi i lati. Questa tipologia di tosasiepi è utilizzato soprattutto per lavori di sfrondamento e per lavorare su grandi sezioni dritte. La presenza di una sola lama aiuta a non appesantire troppo lo strumento, nonostante la lunghezza della spada.
Le apparecchiature a doppia lama, invece, sono dotate di due lame, una fissa e una mobile, entrambe dentate. Il principio di funzionamento è simile a quello delle forbici. I tagliasiepi a doppia lama sono l’ideale per i lavori di sagomatura e rifinitura delle siepi.
Nei tagliasiepi con motore a scoppio va utilizzata solo benzina di marca con almeno 90 Ron (numero di ottani) e senza piombo, al fine di preservare la salute di ambiente e persone.
La benzina va conservata in taniche per idrocarburi, evitando le comuni taniche in plastica che tendono a rilasciare piccole particelle che a lungo andare potrebbero danneggiare il motore. Il tappo deve essere sempre ben chiuso per evitare che la benzina, entrando in contatto con l’aria, crei umidità. La tanica con la benzina deve essere conservata in un luogo fresco e riparato.
Si consiglia di non acquistare grosse quantità di benzina in una sola volta, poiché, con il tempo tende a invecchiare e creare danni ai motori. Ricordarsi, infine, di svuotare sempre il serbatoio prima di riporre il tagliasiepi.
Per smontare le lame del tagliasiepi è necessario svitare i dadi e le viti con cui è stata fissata alla barra di supporto. Per eseguire questa operazione si può utilizzare una chiave inglese della giusta misura, facendo attenzione a non danneggiare i dadi. Per rimontare le lame alla barra, una volta pulite, basta semplicemente riavviare viti e dadi nella loro posizione originaria. Accertatevi di stringere bene i dadi in modo che le lame siano ben fissate alla struttura di taglio e non tendaano a muoversi.
È vietato l’utilizzo dei tagliasiepi ai minori di 18 anni. Non è consentito l’utilizzo di questo tipo di apparecchio dopo aver assunto alcool, droghe, o, medicinali che possano pregiudicare i tempi di reazione e la prontezza dei riflessi. I portatori di stimolatori cardiaci devono consultarsi con il proprio medico e con la ditta produttrice degli stimolatori prima utilizzare tali apparecchiature.
Il tagliasiepi deve essere maneggiato solo da persone esperte, in condizioni psicofisiche ottimali e che non abbiano assunto sostanze che possano alterarne la percezione e i riflessi.
Colui che utilizza il tagliasiepi è considerato responsabile di eventuali danni arrecati a cose o persone, quindi si consiglia di utilizzare tali strumenti solo dopo un periodo di addestramento e solo se riposati e in buone condizioni psicofisiche.
Quando si utilizza il tagliasiepi è necessario indossare un abbigliamento adeguato che non risulti scomodo e ingombrante. Si consiglia di indossare abiti aderenti e di evitare sciarpe, collane, cinture, ecc. Per una maggiore sicurezza si possono indossare indumenti in tessuto anti-taglio, un particolare tessuto composto da fibre capaci di bloccare le lame, scongiurando incidenti.
È fondamentale indossare calzature antinfortunistica con suole antiscivolo, guanti in pelle conciata al cromo e casco protettivo (in caso di caduta di rami). Per la protezione degli occhi e dell’udito, si consiglia di indossare occhiali protettivi e cuffie, o, capsule auricolari, soprattutto se si lavora con un tagliasiepi molto rumoroso. Nel caso di utilizzo di tagliasiepi a scoppio, potrebbe essere consigliato utilizzare una mascherina protettiva a causa dei fumi e dei gas di scarico prodotti dal motore in funzione.
Con il termine “raccoglitore” si intende un particolare accessorio che ha la funzione di raccogliere tutto il materiale tagliato in corso di potatura delle siepi. Può essere montato su entrambi i lati della lama senza intralciare le operazioni di taglio e va svuotato ogniqualvolta si riempie.
Si tratta di un accessorio molto utile, poiché, oltre a mantenere pulita l’area di lavoro, facendo risparmiare tempo e fatica successivamente, evita che foglie e rami cadano all’interno della siepe causando un ostacolo al filtraggio della luce.
Il peso dipende dalla tipologia di tagliasiepi. I modelli più pesanti sono quelli con motore a scoppio che pesano in media tra i 4,3 e i 7 chili, a causa della presenza del motore e del serbatoio per la miscela. Più leggeri sono i modelli elettrici o a batteria che possono pesare da un minimo di 2 ad un massimo di 6 chili.
Il peso aumenta se si aggiungono degli accessori, come ad esempio, l’asta telescopica che pesa all’incirca 3 chili. Un ultimo elemento da valutare, infine, per quanto concerne i motori a scoppio è il peso della miscela, che va ad aumentare il peso iniziale dell’apparecchiatura.
Il consiglio è di valutare attentamente il peso del tagliasiepi prima di acquistarlo perché utilizzare un tagliasiepi troppo pesante oltre ad essere molto stancante, può essere molto pericoloso per la sicurezza.
L’affilatura delle lame del tagliasiepi e un’operazione molto importante che può essere effettuata tranquillamente a casa, senza ricorrere ad un professionista. Per affilare le lame bisogna procurarsi una lima piatta a grana fine e una pietra cote. Il procedimento non presenta grosse difficoltà, poiché non occorre fare altro che passare la lima piatta sullo spigolo tagliente, mantenendo un angolo di 45 gradi.
Quando si affilano le lame di un tagliasiepi bisogna ricordarsi di procedere sempre nello stesso verso, ovvero, solo dall’alto verso il basso, senza movimento di ritorno.
Per completare l’affilatura si può utilizzare la pietra cote e infine ingrassare le lame con del bisolfuro di molibdeno.
Le affilatura delle lame deve essere fatta periodicamente per assicurarsi di disporre sempre di uno strumento in grado di svolgere il lavoro in maniera ottimale. Lame non affilate producono tagli irregolari e frastagliati che rovinano e danneggiano, a volte anche irreparabilmente, le siepi.
Si consiglia di rivolgersi ad un professionista, o, al proprio rivenditore di fiducia se si è poco pratici, per evitare di danneggiare l’apparato di taglio e doverlo poi sostituire.
I tagliasiepi a scoppio sono i più potenti della loro categoria, ma, sono anche quelli che necessitano di una maggiore manutenzione e in particolare un elemento che richiede una manutenzione periodica frequente è rappresentato dai filtri dell’aria. I filtri dell’aria vanno puliti almeno ogni 10 ore di lavoro, siano essi in spugna o in carta tessuto. Per farlo occorre rimuoverli dal proprio alloggiamento, situato sopra al carburatore. Basta aprire la scatola di protezione estrarre il filtro e lavarlo.
I filtri in spugna possono essere lavati con sapone per piatti o benzina e vanno fatti asciugare con aria fredda. I filtri in carta tessuto, invece, vanno puliti con il compressore a bassa pressione o spennellato con un pennellino. Prima di ricollocare i filtri nel loro sito, bisogna pulire anche il vano di inserimento dalla polvere e dal terriccio. Anche in questo casa basta soffiare con un compressore, o, spazzare con un pennellino. Prima di effettuare questa operazione è consigliabile chiudere il canale di aspirazione dell’aria per evitare che lo sporco vada a finire nel carburatore.
La candela dovrebbe essere pulita almeno una volta all’anno. In condizioni ottimali si dovrebbe presentare colore nocciola con una distanza tra gli elettrodi di mezzo millimetro. Per pulire la candela basta strofinarla con un panno morbido, mentre, per regolare la distanza tra gli elettrodi basta intervenire con un cacciavite per alzare l’elettrodo o con un martellino per diminuirla.
Le batterie per tagliasiepi hanno una durata media di 40/50 minuti a seconda dei modelli e delle condizioni di utilizzo. I tempi di ricarica di una batteria si aggirano tra le 3 e le 4 ore. I tagliasiepi a batteria di ultima generazione montano nuove batterie a litio che consentono anche la ricarica parziale per utilizzare l’apparecchio anche se la batteria non ha terminato la sessione di carica. La durata della batteria è sicuramente il limite maggiore dei tagliasiepi a batteria, poiché consente di lavorare solo per un tempo limitato con il rischio di dover lasciare il lavoro a metà. Se si utilizza un apparecchio a batteria, si consiglia di acquistare anche una seconda batteria di riserva.
Il sistema di bloccaggio delle lame è un dispositivo di sicurezza di cui sono dotati la maggior parte dei tagliasiepi e che aiuta a scongiurare incidenti anche gravi. Questo sistema fa in modo che il tagliasiepi si spenga automaticamente e che le lame smettano di girare ogniqualvolta una, o, entrambe le mani si staccano dall’impugnatura, mentre l’apparecchio è in funzione. Si tratta di un dispositivo di sicurezza molto importante, poiché non è raro che si possano avere problemi durante le sessioni di lavoro e perdere inavvertitamente la presa sul tagliasiepi.
Il consiglio, quando si acquista un attrezzo di questo genere, è di accertarsi sempre che siano presenti questo e altri dispositivi di sicurezza come l’impugnatura ergonomica, la protezione per le mani e il sistema anti-vibrazioni.
L’asta telescopica è un accessorio che consente di potare siepi molto alte senza dover ricorrere a scale, o, impalcature. Consiste in un’ asta allungabile e regolabile alla cui estremità viene fissata la lama di taglio. L’asta telescopica può arrivare a misurare fino ad un massimo di tre metri.
Questo tipo di potasiepi è consigliato a chi ha poca esperienza, o, soffre di vertigini perché consente ti potare siepi anche molto alte senza bisogno di salire su una scala.
La maggior parte dei tagliasiepi sono dotati di asta regolabile. La lama può essere inclinata per consentire anche la potatura laterale. I modelli telescopici possono essere sia a scoppio, sia elettrici, sia a filo.
La potenza del tagliasiepi dipende dall’uso che se ne deve fare. I tagliasiepe hanno diversi gradi di potenza e la scelta deve ricadere su quello più adatto alle nostre esigenze. Se facciamo un uso base di questo strumento, utilizzandolo per interventi poco impegnativi come potare siepi piccole, rami non troppo spessi, interventi rari e sporadici, è sufficiente un tagliasiepi con una potenza di circa 400 w o di poco superiore.
La potenza deve aumentare se, invece, utilizziamo il potasiepi per interventi più frequenti, su siepi più folte e rami più spessi. In questi casi la scelta dovrebbe ricadere su modelli con una potenza superiore ai 500 w.
La potenza di un tagliasiepi si può misurare anche in cavalli motore (cv) nel caso dei tagliasiepi con motore a scoppio, mentre la potenza dei tagliasiepi a batteria si misura in Volts (v) e determina anche la durata della batteria.
Stesso discorso se si necessita di un tagliasiepi capace di intervenire su rami di un certo spessore e che deve essere utilizzato frequentemente, anche in questi casi la potenza deve aumentare. Per questo tipo di lavori bisogna prendere in considerazione apparecchi con una potenza minima di 700 w. I tagliasiepi che riescono a garantire una simile potenza sono quelli con motore a scoppio.
La velocità di un tagliasiepi si misura in “numeri di giri a vuoto” (rpm). In media un tosasiepi professionale lavora ad una velocità di 3000 giri al minuto. La velocità è un parametro da valutare con attenzione, poiché, non sempre utilizzare un tagliasiepi molto veloce rappresenta la soluzione migliore, poiché il motore tende a surriscaldarsi più velocemente. In caso di interventi particolarmente lunghi è più indicato un apparecchio più lento, ma, che non surriscaldi troppo il motore costringendoci a fermarci.
La sindrome della mano bianca è una malattia che può insorgere a causa delle vibrazioni trasmesse dal tagliasiepi nel corso delle sessioni di lavoro. Questa malattia, detta anche Sindrome di Raynaud, colpisce i vasi sanguigni che trasportano il sangue alle dita delle mani. La tipica colorazione bianca delle dita è dovuto ad un restringimento dei vasi sanguigni e di conseguenza ad un mancato afflusso del sangue alle falangi.
Per scongiurare il rischio di contrarre questa malattia è consigliabile scegliere un tagliasiepi dotato di un sistema anti-vibrazioni, che aiuta ad attutire le vibrazioni prodotte dall’attrezzo in funzione.
Tra i vari sintomi di questa malattia, oltre alla colorazione delle dita, ci sono anche: formicolio, intorpidimento e bruciori alle estremità.
I tagliasiepi più silenziosi sono quelli elettrici o a batteria, indicati per lavori in contesti abitativi e in aree in cui non sono consentiti rumori mmolesti.Asssolutamentesconsigliato un modello a scoppio, più potente, ma, anche molto più rumoroso.
Quando si utilizzano apparecchi particolarmente rumorosi come quelli con motore a scoppio, bisogna indossare cuffie o capsule auricolari per preservare l’udito.
La funzione sega è una funzione supplementare, presente nei tagliasiepi di fascia medio alta, che consente di lavorare anche su siepi molto folte, ramificazioni molto fitte e rovi. Non si tratta di una funzione attivabile tramite un pulsante, ma, è resa possibile dalla particolare forma della lama che a differenza delle lame tradizionali, è dotata di denti da taglio. Questa funzione consente di potare rami fino a 3/4 centimetri di diametro, mentre, per spessori maggiori occorre utilizzare una motosega vera e propria.
Il tosasiepi è indicato principalmente per lavori di sfoltimento e di tosatura, poiché consente di lavorare su grossi blocchi senza rinunciare alla precisione in maniera veloce e senza eccessiva fatica. Le cesoie, invece, vanno utilizzate in un secondo momento, per le operazioni di rifinitura, per eliminare rami sfuggiti al tosasiepi, o, rami attorcigliati all’interno delle siepi. Le cesoie, inoltre, andrebbero preferite al tagliasiepi anche in caso di rami troppo spessi per essere tagliati con l’apparecchio meccanico. Come per il tosasiepi, anche le lame delle cesoie vanno pulite e disinfettate alla fine di ogni intervento, per preservare la salute delle piante.
Il tagliasiepi ha un funzionamento molto elementare: il motore (a scoppio, elettrico o a batteria) aziona un meccanismo che fa muovere la doppia fila di denti presente sulla lama. Le due file di denti si muovono avanti e indietro in maniera alternata, agendo sulle siepi come delle forbici, ovvero, intrappolando i rami tra i due denti e tranciandoli con un taglio netto.
Il tagliasiepi è costituito da tre elementi principali: l’impugnatura ergonomica, il corpo motore e l’apparato di taglio che può essere a lama singola,, o doppia.
Quando si maneggia un attrezzo di questo tipo bisogna impugnarlo sempre con due mani, posizionando la prima sull’impugnatura di comando e la seconda su quella di schermata per non rischiare di ferirsi e per avere una presa più salda sull’attrezzo.
La protezione per le mani è una particolare lastra di sicurezza posta tra l’impugnatura e la lama e che serve per proteggere le mani durante le operazioni di potatura. Solitamente la lastra è in plexiglass trasparente per non intralciare la visuale mentre si utilizza il tagliasiepi.
Il tagliasiepi va pulito dopo ogni utilizzo. La parte esterna può essere pulita con un panno umido, ma, vanno evitati detergenti aggressivi e l’utilizzo di acqua in grandi quantità, poiché potrebbe entrare nel motore e danneggiarlo. Con l’ausilio di uno spazzolino (evitare quelli con setole metalliche) vanno eliminati tutti i residui di rametti e foglie incastrati tra le lame. Le lame vanno disinfettate e poi rigorosamente coperte con l’apposita protezione metallica.
La protezione metallica aiuta a preservare l’integrità e l’efficienza delle lame, evitando che si possano graffiare, danneggiare o arrugginire.
Le impugnature a 180 gradi sono impugnature orientabili, che consentono di orientare la lama in base alle esigenze di lavoro, evitando di assumere posizioni scomode se non addirittura pericolose. I tosasiepi con impugnatura ergonomica orientabile sono sicuramente più maneggevoli e pratici rispetto a quelli con impugnatura fissa. Per una maggiore sicurezza l’impugnatura di un tagliasiepi deve essere rivestita con materiale antiscivolo per evitare che le mani possano scivolare, facendo cadere l’apparecchio con un grave rischio per l’incolumità di chi lo utilizza.